autrice ed interprete: Francesca Raineri
materiali sonori: Veniero Rizzardi
format: performance
anno: 2005
durata: 20 minuti
Il pensiero di fondo muove da Alberto Giacometti, di cui Annette Arm fu moglie e modella. Non per esercizio di stile, ma come domanda – nel contemporaneo – sul darsi forma, sull’essere in scena come ‘figura umana’.
Partito dall’esperienza di per sé dissociante del guardarsi allo specchio, ANNETTE dice dell’estraneità a se stessi; ritratto alle soglie dell’informe, è un intero composto per disfarsi, risulta in togliere, lavora sul minimo.
Sottratto al racconto, alla descrizione, al simbolico, al grottesco, all’ironico, all’intimo, al naturalistico, sta in bilico tra quotidiano e artificio, presenza e apparenza.
ANNETTE accetta la scatola scenica, sembra mostrarne i confini, gli elementi oggettivi, mostra lo spazio che il corpo determina semplicemente standoci dentro, tracciando se stesso, tracciando l’indisegnabile. Il gesto si sfasa, rallenta, si decanta. Anche l’inquieto si dispone a stare e ad essere guardato.