4 novembre 2017 – h 20
Jennifer rosa è ospite del Festival Contaminazioni Digitali, con un workshop, una performance e una installazione video.
La performance PEZZI consiste in un’azione collettiva prevalentemente vocale. All’inizio i performer sono distesi a terra, sul dorso. La loro posizione è composta, i corpi distanziati l’uno dall’altro senza contatto, sparsi nello spazio come singoli pezzi, ognuno con la sua orientazione.
Dopo un prolungato silenzio iniziale, ogni performer lascia affiorare una canzone: dapprima cantandola solo nella mente, poi sulle labbra, poi con un bisbiglio, all’unisono con gli altri performer. Mano a mano la canzone prende sempre più corpo in un crescendo, finchè le piene voci di tutti riempiono lo spazio con la loro intensità.
Poco dopo l’apice, il canto viene improvvisamente interrotto e tutto ritorna nel silenzio, per poi riprendere da capo.
Nella dialettica tra il perseguire il proprio canto e l’adeguarsi al tempo comune del crescendo vocale, si dà un insieme in cui nessuno prevale sugli altri: ciascuno mantiene intatta la sfera personale – emotiva, linguistica, melodica -, incontrando però nella dimensione corale un luogo di forza e intensità, l’emergere di una potente dimensione collettiva. Inoltre l’orizzontalità dei corpi dei performer costringe gli spettatori ad incontrarli come corpi irriducibilmente presenti, depositati a terra nella loro pesante interezza: gravità lasciata a favore della voce che si eleva. Mancando l'”a tu per tu” del confronto tra volti e tra sguardi, si è chiamati a un incontro spaesante quanto dovuto.
Il lavoro prevede, come parte integrante, una istallazione video organizzata intorno al filmato del volto in primo piano di ciascun perfomer durante l’azione performativa, in riproduzione su tre monitor sospesi in posizione parallela al piano di terra. La particolare posizione dei monitor, con la parte visibile rivolta verso il basso, ad una distanza di 55 cm dal pavimento, costringe i fruitori ad assumere la stessa posizione dei performer, distendendosi a terra, come unico modo per vedere il filmato. Realizza così quell’incontro tra volti e tra sguardi, quell'”a tu per tu” che la performance non concede.
Il workshop costituisce un necessario momento di training e preparazione per i performer, in buona parte migranti, che prenderanno parte alla performance e alla realizzazione della video installazione.
Contaminazioni digitali , uno spin-off di IN\VISIBLE CITIES – URBAN MULTIMEDIA FESTIVAL, è un festival multimediale itinerante che pone al centro dell’attenzione il dialogo tra le arti performative, i linguaggi digitali e gli spazi urbani.
Gli artisti invitati sono chiamati a interagire con il territorio e la cittadinanza, e i cittadini e gli spettatori saranno invitati ad esercitare un ruolo attivo all’interno di performance e installazioni. Focus di questa edizione è sulle migrAzioni: storie, percezioni, esperienze.
Il festival, che ha luogo tra le province di Udine e Gorizia, prevede 3 tappe:
Fiumicello (6-8 ottobre), Artegna (20-22 ottobre) e Cormòns (3-5 novembre).
4 novembre 2017 – h 20.00
Cortile interno di palazzo Locatelli
Cormòns (GO)Info:
segreteria@quarantasettezeroquattro.it
tel. +39 3381411435