concept e regia: Chiara Bortoli, Francesca Raineri
performer: Anna Altobello, Alessandro Bevilacqua, Chiara Bortoli, Francesca Contrino, Marina Fornasier, Vasco Manea, Giada Meggiolaro, Martina Peretti, Francesca Raineri, Monica Zucchetti
programmatrice del dispositivo elettronico: Monica Zucchetti
format: performance
anno: 2013
durata: 1 ora
L’ORA è performance come pratica dell’accadere.
I performer hanno un repertorio di 17 azioni contraddistinte da parole.
La struttura della performance è basata sul caso ed è affidata ad un dispositivo elettronico. Mediante un’estrazione a sorte, ogni volta diversa, il dispositivo effettua delle scelte in tempo reale.
Sceglie l’ordine di esecuzione delle azioni da parte dei performer, la durata di ogni azione – da un minimo di 10 secondi ad un massimo di 4 minuti – la durata dell’intervallo tra un’azione e l’altra.
Di conseguenza, i performer non sanno mai quale azione andranno ad eseguire nè per quanto tempo.
Nella durata totale di un’ora ogni azione può venire estratta più volte o anche non venire mai estratta.
Frammenti di azioni spiccatamente concrete scandiscono la scena tra attese e irruzioni nello spazio, perimetro e massa, vuoto e disordine, silenzio e fracasso. Quanto emerge è l’esperienza vissuta, in uno stato di allerta e di completa apertura al presente. Una pratica dell’imprevisto, dello svuotamento, dell’irrisolto, dell’improprio, accolti e sostenuti ai limiti del cedimento, per giungere ad una qualità di presenza profondamente umana: un’eccedenza, qualcosa che deborda, che esce dai parametri dello scenico e del corretto per farsi parte della vita. Fragilità esposta.