concept e regia: Chiara Bortoli
performer: Chiara Bortoli, Francesca Contrino, Vasco Manea, Giada Meggiolaro, Francesca Raineri
supporto tecnico: Fiorenzo Zancan e Monica Zucchetti
format: performance
anno: 2007
durata: 2 ore circa
OFF SHORE è una performance installativa: per un tempo minimo di 2 ore i perfomer agiscono ognuno in relazione ad un quadrato segnato a terra in uno spazio condiviso con gli spettatori, liberi di sostare, andare, spostarsi. Ogni performer compone un autoritratto attraverso un esercizio dai parametri dichiarati: l’esecuzione di una serie di materiali fisici corrispondenti a stati corporei, mentali ed emotivi, estratti in un ordine ogni volta diverso da un dispositivo elettronico. Un elenco ipoteticamente infinito di azioni possibili, a comporre una minuziosa e sempre incompleta biografia della presenza e della corporeità. I materiali fisici sono il risultato di un training collettivo, dove ogni performer, dopo essere stato ‘agito’ dagli altri, ha trattenuto e rielaborato un certo numero di azioni, elementi base del suo repertorio. Sulle pareti sono inoltre appesi dei fogli bianchi sui quali ogni performer traccia ad occhi chiusi i contorni del proprio corpo, ricreandone l’anatomia in una personale tessitura immaginaria. Il risultato sfasato collima con l’aleatorio della sequenza, con la figura di un corpo strampalato e sconnesso quanto concreto ed essenziale.
«Il proposito che lo guidava non era impossibile, anche se soprannaturale. Voleva sognare un uomo: voleva sognarlo con minuziosa interezza e imporlo alla realtà.» J.L.Borges, da Le rovine circolari
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